mercoledì 16 giugno 2010

Tangenti a funzionari del Fisco a Vicenza, lo sdegno di Soldà


Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “L’avidità di chi è già ricco, danneggia ulteriormente le famiglie in difficoltà”


Roma – 16 Giugno 2010. “In una situazione di crisi economica come quella in cui versa l’Italia, l’evasione e la corruzione di funzionari pubblici hanno quasi del paradossale”. Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti Roberto Soldà commenta sdegnato la notizia di una operazione della Guardia di finanza di Vicenza che ha tratto in arresto sette commercialisti e un funzionario del Fisco. Corruzione di funzionari pubblici a fini di evasione fiscale, i reati contestati dai finanzieri. Cinquantacinque imprenditori vicentini, attraverso i loro commercialisti, avrebbero pagato tangenti per ottenere favori o evitare controlli fiscali. “L’avidità di imprenditori interessati solo all’arricchimento personale conniventi con impiegati pubblici disonesti e corrotti – prosegue Soldà - non fa che mettere ancora di più in ginocchio famiglie già economicamente in difficoltà, sulle quali grava l’onere della crisi”. L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro plaude in conclusione allo straordinario lavoro delle forze dell’ordine, “le quali instancabilmente combattono per la giustizia, lanciando un messaggio a tutti i cittadini onesti”.

mercoledì 9 giugno 2010

Sindaco di Verona non paga multa, la reazione di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “I politici colti da delirio di onnipotenza mettono a rischio se stessi e l’intera comunità”

Roma – “Purtroppo sono questi gli atteggiamenti diffusi tra i nostri grandi amministratori, non solo nella città di Verona, ma in tutta Italia”. Per nulla sorpreso appare il vicepresidente dell’Italia dei Diritti, Roberto Soldà, relativamente alla recente lettera inviata dal sindaco veronese, Flavio Tosi, alla polizia stradale affinché la multa per eccesso di velocità inflitta al suo veicolo di scorta, venga archiviata. Le auto blu non sono soggette ai consueti limiti della circolazione stradale quando viene data notifica scritta da parte della personalità da scortare che la violazione è stata commessa per ragioni di sicurezza o di istituto, come peraltro comunicato dal primo cittadino Tosi.
L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro condanna duramente l’accaduto e incalza: “Siamo in presenza delle solite bugie propinate da personaggi colti da delirio di onnipotenza che mettono a rischio non solo se stessi, ma anche l’intera comunità. La loro incoscienza inoltre, non fa altro che aumentare la distanza dai semplici cittadini, che non possono certamente esimersi dal pagare multe comminate in violazione del codice stradale. Mi chiedo e concludo, dove sia andato a finire il rispetto dell’etica e della civiltà”.

lunedì 22 marzo 2010

Scuola sul lastrico a Treviso, l’opinione di Zagbla


Il responsabile per il Veneto dell’Italia dei Diritti: “La politica deve finanziare le attività educative per garantire un futuro ai giovani”

“Questo è l’ennesimo esempio di come la scuola italiana stia andando sempre più alla deriva se il Governo non assicura fondi idonei”. Queste le parole di Emmanuel Zagbla, responsabile per il Veneto dell’Italia dei Diritti, riguardo alla notizia che vede il preside di una scuola di Treviso obbligato a chiedere un prestito in banca per poter pagare gli stipendi dei docenti e del personale così da garantire il proseguimento dell’ anno scolastico.

“L’istruzione e le attività scolastiche pubbliche – continua Zagbla –, sono tasselli importanti per la crescita dei nostri ragazzi, per toglierli dalle strade ed assicurar loro un lavoro per il futuro. Il mondo politico, soprattutto in un periodo come quella della campagna elettorale, deve instaurare un dibattito costruttivo sul costo elevato della politica che spesso sottrae finanziamenti che sarebbe più giusto investire in altre attività. Mi augurerei – termina l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – la sospensione di qualche assessorato così da risparmiare soldi che garantirebbero una formazione culturale e sociale dei nostri giovani così come affermato dalla nostra carta costituzionale ”.

venerdì 19 marzo 2010

Clinica clandestina per aborti a Rovigo, per Zagbla frutto della Bossi-Fini


Il responsabile per il Veneto dell’Italia dei Diritti: “Chi era regolare e ha perso il lavoro per il fallimento delle aziende diventa clandestino. Questo incentiva il ricorso a strutture sanitarie improvvisate”


Venezia – E’ stata denunciata per esercizio abusivo della professione medica, procurato aborto e ricettazione Defei Hu, la donna cinese che praticava interventi clandestini – per la maggior parte interruzioni di gravidanza – in un appartamento del centro di Rovigo adibito ad ambulatorio. L'indagine, partita dal ritrovamento di un volantino durante il controllo di laboratori e attività commerciali gestiti da extracomunitari, ha visto la collaborazione di una cittadina cinese, che si è finta una potenziale paziente della clinica e ha fissato un appuntamento. Disposta la perquisizione, gli uomini della polizia hanno colto sul fatto la gestrice della struttura abusiva mentre visitava tre connazionali, di cui un bambino, su un tavolino adibito a lettino medico.
“Di fronte all’ennesima scoperta di cliniche clandestine non posso non notare come tutto ciò sia frutto di una legge dello Stato”, ha commentato Emmanuel Zagbla, responsabile per il Veneto dell’Italia dei Diritti. “La Bossi-Fini – spiega il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – ha creato una situazione per cui anche gli stranieri regolari, nel momento in cui si trovano a perdere il lavoro, diventano come per magia clandestini. Questo genera l’impossibilità di recarsi in un ospedale pubblico, dal momento che si potrebbe venire denunciati, e di conseguenza il ricorso a strutture incontrollate e incontrollabili per trovare assistenza sanitaria, a rischio della propria salute. Per ovviare a queste problematiche – continua Zagbla – bisogna quantoprima attuare una revisione totale del sistema del permesso di soggiorno adeguandolo al clima di instabilità lavorativa di questo periodo di crisi. E’ impensabile – conclude – che chi perde il lavoro diventi un clandestino al fallimento dell’impresa per cui ha prestato la propria opera magari per anni”.

martedì 16 febbraio 2010

Baby gang aggredisce disabile e molesta ragazzina a Vicenza, il commento di Zagbla


Il responsabile per il Veneto dell’Italia dei Diritti: “Fatti condannabili ma non riconducibili all’immigrazione”

Vicenza – “Mi sconcerta venire a conoscenza di un accanimento così grave ai danni di persone indifese, ma non possiamo ricondurlo necessariamente al problema dell’immigrazione, soprattutto in un clima così duro e forviante come quello delle prossime elezioni regionali”. Questo è il commento del responsabile per il Veneto dell’Italia dei Diritti, Emmanuel Zagbla alla dichiarazione fatta da un assessore regionale del Veneto riguardante un’aggressione che sarebbe avvenuta a Bassano del Grappa (Vicenza), ad opera di una baby gang nei confronti di un disabile e di una ragazzina. Secondo il resoconto del politico in questione, la baby gang, composta da un gruppo di adolescenti extracomunitari e da un italiano, è riuscita a darsi alla fuga all’arrivo dei carabinieri. “L’atto di questi ragazzini è indubbiamente condannabile ma denota sicuramente un disagio sociale che ha radici ben più profonde di quelle legate al soggiorno degli stranieri in Italia. È fondamentale pertanto, – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – non sfruttare la questione a livello politico ma impegnarsi con serietà per ostacolare tali fenomeni in continua crescita”.

mercoledì 3 febbraio 2010

Buonuscita record per Galan, lo sdegno di Soldà


Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Sarà dura far digerire una cosa così ai cittadini che versano in grave difficoltà”

Roma – “Come potremmo mai spiegare una buonuscita di tale entità ai cittadini che hanno difficoltà nel mantenere un posto di lavoro, o che si trovano in cassa integrazione o sono in cerca di un’occupazione?”. Questo è il commento del vicepresidente dell’Italia dei Diritti Roberto Soldà alla notizia dell’attribuzione di un trattamento di fine rapporto record al presidente uscente della Regione Veneto Giancarlo Galan, pari a 93.629,10 euro. Tale cifra spetterebbe a qualsiasi ex governatore con almeno due mandati alle spalle, come anche i 46.814,55 euro per qualsiasi altro consigliere non rieletto ma con una legislatura al suo attivo. “Ancora una volta – conclude Soldà – i politici si dimostrano del tutto incapaci di intercettare le problematiche degli elettori, chiudendosi nella ristretta cerchia dei privilegi loro accordati. Sento in giro tante dichiarazioni roboanti contro la casta, cui però non fanno mai seguito concrete azioni di contenimento dei costi. La speranza è l’ultima a morire, ma finora gli esempi in controtendenza sono stati ben pochi”.